Regime Forfettario per Attività Digitali: tutto quello che non sai del Regime Agevolato e come applicarlo alla tua attività online.

Il Regime Fiscale Agevolato del Forfettario è una modalità semplificata di tassazione pensata per i Freelancer, le MicroImprese e i Professionisti che lavorano On Line, che desiderano semplificare le procedure fiscali e ridurre gli oneri contabili. 

Questo sarà l’articolo più completo che tu abbia letto sul Regime Forfettario e come applicarlo correttamente alla tua Attività Online.

Il Regime Forfettario per Attività Digitali è un regime fiscale agevolato pensato per le piccole imprese e i professionisti del Digitale che vogliono gestire la propria attività online in modo più agevole. Si tratta di un sistema che permette di pagare le imposte in base a un importo di reddito fisso, stabilito in anticipo. Questo regime agevolato offre diversi vantaggi come ad esempio una semplificazione delle procedure contabili e una maggiore certezza sui costi fiscali. 

È importante sottolineare che, nonostante le sue comodità, il regime forfettario potrebbe non essere la scelta migliore per tutti. Per tale motivo è meglio conoscere in anticipo tutti gli aspetti del Forfettario, anche gli svantaggi, ai fini della corretta pianificazione fiscale della tua attività digitale.

Ricorda, conoscere tutto quello che non ti hanno detto sul regime forfettario può aiutarti a prendere decisioni più informate per la tua attività.

Che cos’è il Regime Forfettario?

Il Forfettario è un Regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire l’imprenditorialità e l’attività economica dei professionisti e delle piccole imprese. Il nuovo regime forfetario prevede semplificazioni negli adempimenti contabili e fiscali e l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 15% con un abbattimento forfettario del reddito. La tassazione al 5% per i primi 5 anni di attività è riservata a chi non ha avuto una partita iva aperta negli ultimi 3 anni.

Il Forfettario per Attività Digitali: quali sono le condizioni di accesso?

Il regime forfetario costituisce il regime “naturale” per tutti coloro che posseggono i requisiti previsti nell’art. 1, commi da 54 ad 89, della L. n. 190/2014 e modifiche successive, che non incorrano in alcuna causa di esclusione.

Ti elenco i requisiti richiesti che, congiuntamente, non devi avere nell’anno precedente l’utilizzo del Forfettario:

  • non devi avere conseguito ricavi o compensi superiori ad euro 85.000, limite valido per tutte le categorie reddituali; per verificare il rispetto del predetto limite, i ricavi e compensi devono essere ragguagliati ad anno;
  • non devi aver sostenuto spese per più di 20.000 euro all’anno per i tuoi lavoratori dipendenti e collaboratori;
  • se sei anche dipendente, il tuo limite di reddito da lavoro dipendente e assimilati non deve superare i 30.000 euro lordi annui.

Puoi accedere al regime forfetario anche se inizi una nuova attività digitale e non vi sono limiti di permanenza. Se continuerai ad avere i requisiti previsti per legge, potrai usufruire dell’imposta agevolata per sempre.

Le cause ostative per l’accesso al Regime Fiscale Forfettario

Ostative, hai letto bene. Sono delle condizioni che potresti avere e che non ti permettono di avere una partita iva con il regime forfettario. Ti spiego meglio.

  • Hai il controllo, diretto o indiretto, di una Srl? Con la tua partita iva vorresti svolgere un’attività che si collega a quella esercitata dalla tua Srl?
  • Hai un’attività economica o vorresti avviarla, in cui vige un regime speciale iva, come ad esempio l’attività editoriale?
  • Sei residente EXTRA UE? Oppure sei un residente UE o dello Spazio Economico Europeo e non produci in Italia almeno il 75% del tuo reddito?
  • Svolgi in via esclusiva o prevalente attività di cessione di fabbricati o di porzioni di essi, terreni edificabili o la vendita di mezzi di trasporto nuovi?
  • Possiedi una partecipazioni in società di persone, in associazioni in partecipazione, associazioni professionali o imprese familiari?
  • Hai quote in società a responsabilità limitata in regime fiscale di trasparenza?
  • Svolgi la tua attività prevalentemente verso datori di lavoro con i quali hai un rapporto di lavoro o con ex datori di lavoro con cui hanno avuto rapporti di lavoro nei due anni precedenti? O verso soggetti che sono riconducibili direttamente o indirettamente al datore di lavoro?

Alcune di queste cause sono complesse da comprendere, ti capisco, ma sono fondamentali per scongiurare una fruizione indebita del regime agevolato con la conseguenza poi di avere un accertamento da parte dell’agenzia fiscale. 

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Regime Forfettario per le Attività Digitali

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Vantaggi e svantaggi del Regime Forfettario per Attività Digitali.

Inizio col parlarti dei suoi numerosi vantaggi:

  1. Semplicità fiscale: una delle principali caratteristiche del regime forfettario è la semplificazione delle procedure fiscali. Nelle fatture emesse in Regime forfetario non addebiterai l’Iva, non inserirai la ritenuta d’acconto e non la subirai;
  2. Aliquota fiscale agevolata: Il regime forfettario prevede un’aliquota fiscale agevolata del 5%, che viene applicata al fatturato annuo, per i primi 5 anni della tua nuova attività online. Dal 6° anno in poi l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicata sarà del 15% per sempre, finché continuerai ad avere i requisiti previsti per legge. Questa aliquota sostituisce l’imposta sul reddito irpef e le relative addizionali regionali e comunali.
  3. Assenza di IRAP: I soggetti che aderiscono al regime forfettario sono esentati dal pagamento dell’IRAP, che è un vantaggio significativo rispetto ai regimi ordinari, in cui l’IRAP può costituire una parte sostanziale dell’imposta complessiva.
  4. Facilità di accesso: il regime forfettario è aperto a una vasta gamma di attività economiche, comprese quelle professionali e commerciali. Ciò consente a una maggiore varietà di soggetti di beneficiare della semplificazione fiscale offerta da questo regime.
  5. Esclusione dall’IVA: i soggetti che aderiscono al regime forfettario sono esonerati dall’applicazione e dalla liquidazione dell’IVA sulle loro operazioni, semplificando ulteriormente le procedure fiscali e contabili
  6. Esclusione dalla ritenuta d’acconto: il calcolo della ritenuta d’acconto nella fattura di un professionista è obbligatorio per Legge. Fruendo del regime fiscale forfettario tutto questo viene esonerato, non applicherai la ritenuta d’acconto e non la subirai, nel caso in cui dovessi servirti delle competenze di un professionista che lavora con un regime ordinario (es. architetti, avvocati, commercialisti ecc).

E’ arrivato il momento degli svantaggi:

  1. Limite di reddito: uno degli svantaggi principali del regime forfettario è il limite di reddito annuo stabilito per potervi aderire. Attualmente, questo limite è fissato a 85.000 euro per professionisti e commercianti. Superare tali limiti comporterebbe l’uscita automatica dal regime forfettario e il passaggio al regime fiscale ordinario.
  2. Impossibilità di dedurre costi (scaricare i costi): nel regime forfettario non puoi dedurre i costi sostenuti per l’attività. Questo significa che non è possibile dedurre le spese della tua attività economica come i costi per l’acquisto di beni strumentali, l’affitto di locali, i costi per il personale, ecc. Pertanto, potrebbe non essere vantaggioso per le attività con costi operativi molto elevati. L’unico costo che è possibile dedurre dal reddito sono i Contributi Inps, te ne parlo più avanti.
  3. Limitazioni per l’espansione dell’attività: poiché non puoi dedurre i costi, potresti incontrare difficoltà nell’espandere o migliorare le tua attività, specialmente se ciò richiede investimenti significativi. Questo può essere particolarmente limitante per le imprese che mirano a crescere nel tempo ed è per questo che è fondamentale capire in anticipo quali sono i tuoi progetti e le tue prospettive di crescita.
  4. Mancanza di dettaglio sui costi: a causa dell’assenza di deducibilità dei costi, potresti avere meno incentivi a monitorare e controllare attentamente le proprie spese, poiché non influenzano direttamente la base imponibile. Di confido che è una prassi sbagliata perchè monitorare i tuoi costi ti aiuterà a comprendere quanto netto hai nelle tue tasche. Occhio!
  5. Obblighi di registrazione e fatturazione: anche se i contribuenti sono esentati dall’applicazione dell’IVA, devono comunque rispettare gli obblighi di registrazione e fatturazione elettronica previsti dalla legge. Questo può richiedere una certa attenzione e impegno per conformarsi alle normative fiscali.

Hai un’Attività digitale: con il Forfettario quante imposte si versano e come si calcolano? 

La tua Attività Online in Regime Forfettario avrà un’imposizione fiscale stabilità a priori, indipendente dai costi che sostieni, dagli indici di redditività applicati al codice ateco che definisce la tua attività economica.

Infatti, la normativa sul regime fiscale forfettario affida ad ogni codice ateco un tasso di redditività, che ti elenco di seguito: 

Regime forfettario per attività digitali

Il tuo reddito imponibile sarà dato esclusivamente dalla sommatoria dei ricavi o compensi che incasserai e su cui verrà applicata la percentuali di redditività collegata al tuo codice ateco.

Ti spiego meglio con un esempio:

E-commerce di prodotti digitali Ateco 47.9 con redditività al 40%

  • Fatturato annuo euro 30.000 di cui hai incassato solo euro 20.000
  • Ricavi o compensi incassati euro 20.000
  • Applico il 40% agli incassi di euro 20.000 = base imponibile fiscale euro 8.000 su cui calcolo l’imposta sostitutiva del 5% se sei una start up oppure del 15%
  • Imposte da versare euro 400 oppure euro 1.200.
  • La stessa base imponibile di euro 8.000 verrà utilizzata anche per il la contribuzione INPS dovuta.

Qual è il motivo per cui viene considerato l’importo incassato e non il fatturato annuo? Il motivo risiede nel c.d. Principio di cassa che caratterizza il Regime Forfettario: sia nel caso di attività d’impresa che di lavoro autonomo, i ricavi ed i compensi rilevano solo se effettivamente incassati; non sono quindi applicabili criteri di competenza economica cosa che accade ai soggetti che operano con il Regime ordinario.

Se vuoi capirne di più, ti ho preparato un video in cui ti spiego, con due esempi pratici, come si calcolano le imposte e la previdenza nel caso tu sia un Freelancer oppure un Imprenditore Digitale.

Clicca qui sopra per vedere il video gratuito su

Regime Forfettario per Attività Digitali

Forfettario per Attività OnLine e Lavoro Dipendente: sono incompatibili?

Il Regime forfettario potrà essere applicato alla tua Attività OnLine anche se sei un Lavoratore dipendente ma devi fare attenzione a queste condizioni:

  1. il tuo reddito lordo da lavoro dipendente e/o assimilati (ex art. 49 e 50 del TUIR) non deve superare euro 30.000 lordi nell’anno precedente l’utilizzo del regime agevolato;
  2. se ti sei dimesso o licenziato, la regola precedente non si applica;
  3. con la tua partita iva non puoi mantenere dei rapporti economici in misura prevalente (più del 50% del tuo fatturato) nei confronti del tuo attuale datore di lavoro o con cui sono intercorsi rapporti di lavoro nei due anni d’imposta pregressi;
  4. se hai un contratto di lavoro da dipendente di tipo “privato” dovrai attenzionare la presenza di specifiche clausole contrattuali di diniego; se non ve ne sono, potresti avvisare, ma non è un obbligo, il tuo datore di lavoro della tua volontà di avviare una tua attività online;
  5. se hai un contratto di lavoro da dipendente di tipo “pubblico”, nella maggioranza dei casi, non ti sarà possibile esercitare una tua attività online con partita iva; dovresti verificare i tuoi termini contrattuali.

Inps e Regime Forfettario per Attività Digitali: quanti contributi dovrai versare?

L’inquadramento previdenziale obbligatorio dipenderà dalla tipologia di attività online che svolgi:

  • se hai un’attività di tipo Commerciale sarai obbligato all’iscrizione all’INPS ARTIGIANI E COMMERCIANTI la quale prevede un versamento minimale di euro 4000 all’anno di contribuzione;
  • se hai un’attività di tipo autonoma o professionale sarai obbligato a iscriverti all’INPS GESTIONE SEPARATA oppure alla CASSA PREVIDENZIALE DI CATEGORIA (es. cassa forense per gli avvocati, cassa dei dottori commercialisti ecc).

Se l’attività economica che vuoi svolgere oppure che stai già svolgendo è di tipo “commerciale”, il forfettario ti dà la possibilità di ottenere uno sgravio del 35% sui contributi INPS Artigiani e Commercianti da versare obbligatoriamente ogni anno. Cosa significa in soldoni? Che da euro 4000 all’anno di INPS dovrai versarne euro 2.600, ottima leva finanziaria non credi?!

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Lo sgravio è opzionale e significa che devi richiederlo all’Inps con un’apposita domanda online. Tale richiesta dovrà essere inviata entro il 28 Febbraio dell’anno in cui vorrai ottenere lo sgravio. Se sei in fase di start up, dovrai richiedere lo sgravio in fase di iscrizione alla gestione Inps Artigiani e Commercianti.

La domanda non dovrà essere inviata annualmente poiché è sufficiente aver ottenuto il beneficio in parola nell’anno di inizio attività o di prima applicazione del regime. Fintanto che avrai i requisiti per beneficiare dello sgravio, non devi fare altre comunicazioni.

Questo beneficio sono è previsto per la partita iva autonoma iscritta alla gestione separata INPS o alla Cassa di previdenza di categoria.

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Regime Forfettario per Attività Digitali e Limite di Fatturato: 85 mila e 100 mila euro.

La permanenza nel Regime Forfettario è riservata all’Imprenditore o Professionista che non ha conseguito compensi o ricavi, ragguagliati ad anno, non superiori a 85.000 euro. Fintanto che non superi tale soglia ti sarà possibile fruire del Regime agevolato, salvo novità normative.

La Legge di Bilancio 2023, difatti, ha inasprito le condizioni di accesso e permanenza in tale regime, inserendo nuove condizioni di esclusione:

  • se i ricavi/compensi sono < 85.000 euro, mantieni il regime forfettario nell’anno in corso ed in quello seguente;
  • se i ricavi/compensi sono > 85.000 euro e < 100.000 euro, mantieni il regime solo nell’anno in corso e fuoriesci l’anno successivo;
  • se i ricavi/compensi sono > 100.000 euro, perdi il regime forfettario nell’anno in corso e rientrerai immediatamente nel regime di tassazione ordinaria (irpef, add. regionale e comunale irpef) da calcolare su tutto il reddito conseguito nell’anno fiscale e con l’applicazione dell’iva a partire dall’incasso che ti ha portato al superamento della soglia limite.

Le conseguenze fiscali del superamento del limite di euro 100.000 nel Regime Forfettario per Attività Digitali

A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, la tua attività con partita iva esce dal regime forfettario già con effetto dal medesimo periodo d’imposta in cui hai “splafonato” euro 100 k.

Ai fini reddituali quindi per il calcolo delle tue imposte, non assume alcun rilievo il momento in cui avviene l’incasso che porta al superamento della soglia di euro 100.000, poiché il reddito dell’intero periodo d’imposta è determinato in base alla contrapposizione tra ricavi/compensi e costi.

Ai fini Iva, invece, conta il momento esatto in cui quell’incasso ti ha fatto superare la soglia di euro 100.000 perché sarà il momento in cui dovrai emettere la tua fattura applicando ai tuoi ricavi/compensi l’iva al 22% e, se sei un Professionista OnLine, anche la ritenuta d’acconto.

Consiglio:

Le conseguenze Iva e reddituali che derivano dal superamento, in corso d’anno, della soglia di 100.000 euro di ricavi o compensi non è da prendere alla leggera. Per questo motivo è fondamentale essere seguiti costantemente dal Commercialista, e non una volta l’anno in sede di dichiarazione fiscale nel momento in cui ormai tutto è definito, in modo da evitare brutte sorprese a cui non si può più correre ai ripari. Il monitoraggio degli incassi è di vitale importanza e pianificare, se possibile, l’uscita dal regime forfettario ti farà risparmiare molto denaro in termini di imposte e contributi. 

La Fatturazione Elettronica per il Regime Forfettario è obbligatoria?

La Fatturazione elettronica è divenuta obbligatoria per i tutti Forfettari a partire dal 1° Gennaio 2024.

Superato il c.d. Regime transitorio durante il quale solo per il Forfettario che nell’anno 2021 aveva avuto ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000, l’obbligatorietà della FE è entrata in vigore dal 01.07.2022; per tutto il resto della platea l’obbligatorietà è stata postergata al 2024.

Dal 2024 se lavori in regime forfettario con la tua partita iva, sei obbligato ad emettere le tue fatture di vendita, a soggetti business e privati, con la modalità elettronica. Puoi utilizzare il sistema gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate oppure affidarti ad una software house privata con servizi a pagamento.

Nel Regime Forfettario puoi dedurre (“scaricare”) dei costi della tua Attività Digitale?

Le spese sostenute dall’imprenditore o professionista in Regime Forfettario per Attività Digitali non hanno rilevanza ai fini del calcolo del reddito d’esercizio per l’attività esercitata. Ciò non significa che tu non debba richiedere la fattura per i beni o servizi che acquisti per la gestione della tua attività economica!

Ti sto dicendo che tali spese non si considerano perché vengono computate a priori (anche se tu non abbia alcuna spesa) secondo una percentuale fissa, quella del coefficiente di redditività, che varia a seconda del settore e del tipo di attività che svolgi ed è previsto per i vari Codici Ateco.

Le tue spese da dedurre (“scaricare”) non verranno considerate analiticamente per il calcolo della base imponibile su cui si calcolano le imposte e l’inps.

Nel regime forfettario, la base imponibile viene decisa da questo tasso di reddittività prestabilito per ogni codice ateco.  

E’ più semplice a farsi che a dirsi, in questo caso!

Segui il mio Video Regime Forfettario per Attività Digitali e potrai capire in autonomia

come si calcolano le imposte e l’inps nel regime forfettario

E’ importante analizzare, magari tramite un business plan, e prevedere quali saranno le spese che dovrai sostenere per la gestione della tua partita iva e capire se, concretamente, il Regime Forfettario ti possa far risparmiare in termini di tasse.

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